venerdì 22 agosto 2014

I MIEI LUOGHI DEL CUORE, FOLLINA E LA SUA ABBAZIA



UN VOTO PER L'ABBAZIA DI FOLLINA COME LUOGO DEL CUORE


Oramai è un appuntamento che tutti coloro che amano l'infinita varietà della nostra storia, arte e cultura, non intendono più perdere: il censimento dei Luoghi del Cuore del FAI.
Non è una semplice votazione, ma un modo concreto per aiutare a far conoscere e a preservare con appositi finanziamenti, qui tesori, piccoli o grandi, che rappresentano la nostra comunità e la nostra identità.
Ognuno di noi è legato affettivamente a dei luoghi che hanno segnato gli eventi della propria vita, della propria famiglia e della propria comunità, e non mi stancherò mai di ripetere come sono importanti le nostre radici culturali e identitarie, soprattutto in un momento storico in cui la nostra società sembra aver perso il significato preciso di tutto ciò, scambiando globalizzazione, accettazione acritica di ogni tipo di cultura, negazione delle tradizioni ed esasperato individualismo per libertà assoluta. Non ci rendiamo conto che senza una precisa e forte identità, individuale, ma inserita in una comunità di valori condivisi, non siamo nulla, e saranno altri che imporranno su di noi dentità e valori a  noi estranei.
Quindi, quando penso ai miei luoghi del cuore, non posso che pensare a dove sono cresciuta, e a quelle persone che in qualche modo hanno accompagnato la mia crescita fin dall'infanzia.
Il primo luogo del cuore quindi non può che essere l'abbazia cistercense di Follina.
 
  
Il primo monastero cistercense fu fondato verso la metà del XII secolo, presumibilmente nel 1146, per volontà della contessa Sofia Da Camino, in sostituzione di un precedente cenobio benedettino. Il primo abate Stefano sarebbe venuto da Chiaravalle Milanese, e secondo una tradizione non confermata San Bernardo stesso avrebbe presieduto alla fondazione del monastero. I nuovi insediamenti dovevano essere realizzati in luoghi deserti, lontani da città, luoghi ricchi di acque e di terreni da bonificare e coltivare, affinché i monaci potessero provvedere con il lavoro manuale a tutto ciò che serviva alle loro necessità quotidiane. L'ordine privilegiava una maggiore austerità e una più stretta osservanza della regola di San Benedetto: ascetismo, preghiera e lavoro manuale. Il monastero prese in nome di Santae Mariae Sanae Vallis: sana valle, valle da risanare con il lavoro dei monaci.
Fin dalle origini l'abbazia fu intitolata alla Vergine ed è tuttora un importante santuario mariano Possiamo affermare con sicurezza che nel Medio Evo il monastero di Follina, fu sicuramente il più importante insediamento cistercense nelle Tre Venezie; un centro vivo di vita spirituale che crebbe grazie alle numerose donazioni e acquisizioni: i suoi vasti possedimentisi estendevano in pianura lungo il corso del Piave e a nord fino in Cadore.

I Cistercensi lasciarono Follina nel 1448 e il monastero divenne commenda per poi ospitare nuovamente dei monaci, dell'ordine camaldolese, dal 1572 al 1771. Nel 1820 Follina divenne sede di parrocchia  e dal 1915 il santuario e parrocchia è retto dall'ordine dei Servi di Maria. Dopo quasi due secoli di decadenza, in cui il complesso abbaziale subì modifiche e manomissioni, i lavori radicali di restauro, successivi alla Grande Guerra, lo riportarono alle sue linee essenziali e originali.
Attualmente necessita ancora di restauri, in particolar modo la scalinata centrale di accesso al sagrato, e per questo chiediamo a chi ama questo luogo di preghiera e di spiritualità mariana di votare on-line l'Abbazia di Follina come Luogo del Cuore 2014. L'obiettivo è di arrivare fra i primi tre, ma basterebbero 1000 segnalazioni per poter richiedere un intervento specifico di salvaguardia.



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